Emergenza Covid. AL S. ANNA I ROBOT PER LE VIDEOCHIAMATE
Sono arrivati i robot per la comunicazione tra pazienti e familiari al S. Anna e al Regina Margherita da TIM.
Sulla base di un accordo con l’Azienda Sanitaria Città della Salute e della Scienza e grazie all’ingresso della Fondazione alla piattaforma di solidarietà digitale e innovazione di “Torino City Love” (avviato agli inizi di marzo dal Comune di Torino per rendere disponibili gratuitamente ai cittadini soluzioni digitali innovative a supporto della sanità, delle famiglie e degli anziani), l'Ospedale S. Anna è stato dotato dei Robot - prodotti da Double Robotics (DOUBLE3) e connessi alla rete TIM, guidati da remoto e dotati di applicativi con cui effettuare videochiamate in alta definizione e real time - che possono consentire un contatto costante con il mondo esterno da parte delle persone che si trovano in strutture ospedaliere o di accoglienza: pazienti, mamme, minori, medici, personale sanitario di comparto, famigliari ed educatori.
Per quanto riguarda invece il reparto di Ginecologia e Ostetricia 1U dell’Ospedale S. Anna, attraverso il robot, il personale ospedaliero potrà porre in contatto le donne gravide o le neomamme, che vengono mantenute in isolamento a causa dell’emergenza Covid -19, con i loro cari che sono risorsa preziosa in momenti delicati.
Inoltre in Terapia Intensiva Neonatale i robot potranno consentire alla mamma ricoverata in ospedale o ai genitori che si trovano a casa di mantenersi in contatto con il loro bambino.
Ma i robot DOUBLE 3 entrano anche a CasaOz, dove grazie alla soluzione di telepresenza ad alta definizione i piccoli ospiti delle ResidenzeOz possono videochiamare, con il supporto degli educatori, gli amici conosciuti durante le attività diurne di CasaOz, quindi bambini e ragazzi di Torino o comuni limitrofi che oggi sono costretti a stare a casa propria, non potendo frequentare la sede dell'associazione, oppure video dialogare con i parenti lontani che, per le restrizioni dovute al Covid-19, non possono per il momento raggiungerli a Torino per fare loro visita.
TIM, oltre ad aver messo a disposizione questi innovativi apparati robotizzati connessi, ha provveduto anche a formare alcuni operatori delle strutture ospedaliere e garantirà, per tutta la durata della sperimentazione, che si concluderà in autunno, un’assistenza tecnica da remoto.
“Il parto rappresenta di per sé non soltanto un importante evento “personale” per la donna ma anche un evento ”sociale” che coinvolge la rete dei rapporti affettivi più stretti e fa sì che la comunicazione diretta con i propri cari, che ha dimostrati benefici psicologici e biologici, dia sicurezza e diventi una importante risorsa nel percorso di cura.
Purtroppo, nel corso di questi mesi, l’emergenza Covid-19 ci ha costretti a interrompere la possibilità di comunicazione personale diretta con il nucleo famigliare soprattutto nel caso delle donne positive o sospette tali. I robot di TIM rappresentano una grande opportunità per superare tali barriere. Inoltre, l’inserimento di questa interessante innovazione tecnologica nei nostri reparti potrebbe aprire importanti prospettive per allargare le possibilità di comunicazione fra strutture, personale sanitario, pazienti e mondo esterno”. Commenta la Prof. Chiara Benedetto, Direttore della Struttura Complessa Universitaria di Ginecologia e Ostetrica 1 dell’Ospedale S. Anna e Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna.