[Cultura e Salute] Alleanza tra Museo dell’Auto, Città della Salute, Biblioteche e CCW
Ben-essere dei curanti: la Cultura al servizio della Salute.
L’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, su proposta della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, sigla un accordo pluriennale con il MAUTO - Museo Nazionale dell’Automobile, l’istituzione culturale di prossimità della grande azienda sanitaria, in collaborazione con il Servizio Biblioteche della Città di Torino, al lavoro per la grande biblioteca civica che si collocherà nell’area, Abbonamento Musei e CCW.
L’iniziativa mira a promuovere l’importanza della cultura come risorsa per il ben-essere, nella promozione della salute e qualità della vita e nell’accompagnamento dei percorsi di cura.
Il MAUTO, che si affaccia sulle meraviglie della natura dell’area fluviale e collinare della città è entrato nel 2023 a far parte di Nati con la Cultura, il circuito dei Musei Family and Kids Friendly della rete Abbonamento Musei: nel primo semestre del 2024 ha registrato 2500 visite di famiglie con il Passaporto culturale, che consente libero accesso nel primo anno di vita dei nuovi e delle nuove nate.
L’accordo prevede programmi di ricerca, ricerca-azione per innovare processi, azioni di public engagement che si rivolgeranno a tutta la cittadinanza, ma in prima istanza al personale sanitario e agli operatori di cura, risorse primarie per l’attivazione di percorsi di ben-essere a caduta su pazienti e cittadini.
L’accordo costituisce un passo per lo studio dell’introduzione della Prescrizione Sociale, della partecipazione regolare ad iniziative sociali e culturali, volte a rafforzare i legami sociali e stimolare lo sviluppo delle potenzialità e la resilienza, che riducono il rischio di vulnerabilità alle malattie.
Il primo atto sarà lo sviluppo con l’Ospedale S. Anna degli incontri di accompagnamento alla nascita in Museo, per i primi mille giorni, centrali per lo sviluppo neuronale di ogni individuo e per il ben-essere biopsicosociale della mamma e della Famiglia.
Questa collaborazione sistematica è un esempio concreto delle potenzialità intersettoriali attivabili attraverso il paradigma del welfare culturale che unisce istituzioni diverse per creare spazi inclusivi e accessibili, mettendo la cultura al servizio delle persone più fragili.